Itinerari

La partenza è prevista dall'argine dell'Adige dove un tempo esisteva un porto ed oggi, grazie a sovvenzioni europee, si sta completando un itinerario turistico in bicicletta. A poca distanza è visibile un'imponente quanto antica palazzina in stile gotico-veneziano del XV secolo, dimora dei conti di Sambonifacio, ricca e potente famiglia che, su Villa ebbe per secoli supremazia. L'edificio fu ristrutturato nel 1935 e arricchito di una torre quadrangolare. Di fronte, sorge Villa Sambonifacio, costruzione imponente e prestigiosa realizzata nei primi anni del Novecento e circondata da un grande parco all'interno del quale ha trovato dislocazione la Colonna della Giustizia, testimonianza del potere esercitato per secoli da questa potente famiglia.

fotoA pochi passi si trova la Chiesa Parrocchiale, dedicata a San Bartolomeo, grande e maestosa, costruita tra il 1841 e il 1855, in stile rinascimentale, su progetto dell' architetto Cerini. La facciata è dominata da un vasto pronao a quattro colonne con capitelli ionici. Nelle vicinanze sono presenti pure l'abside quadrata e il campanile della chiesa romanica del XII-XIII secolo, unico segno dell'antica parrocchiale. Adiacente alla chiesa, si trova il Centro Parrocchiale. Restaurato da circa una decina d'anni, rappresenta la memoria storica di un antico edificio di sicuro del secolo scorso ma forse, anche più antico.

Si prosegue, quindi, lungo il Corso principale del paese, chiamato Corso Arnaldo Fraccaroli in memoria di un illustre concittadino. Degni di essere ricordati, oltre ad alcuni edifici privati, l'ex Scuola di Musica, in stile neoclassico, fatta costruire alla fine dell'Ottocento dal conte Milione di Sambonifacio e utilizzata come Banda musicale, un'istituzione musicale che, nel secolo scorso, acquisì grandi meriti sia in Provincia che in Regione partecipando a numerosi concorsi bandistici. A poca distanza, il Teatro. Sociale, realizzato nel 1913 e decorato in stile liberty da un prigioniero di guerra boemo, certo Joseph Pikora di Manchersten.

Altro maestoso edificio, sede anche di un ospedale militare in periodo di guerra, è il polo scolastico costruito negli anni 1913-14, su progetto dell'ing, Raffaello De Marchi. Nella parte anteriore i giardini che, oltre ai giochi, ospitano il monumento ai Caduti, opera del Veneziani (1923), e quello ai Granatieri inaugurato nel 1983. Sempre sullo stesso lato, di fronte all'antico corso d'acqua che divideva in due il corso principale del paese, il Municipio realizzato negli anni 1878-79, sul progetto dell'ingegner Giuseppe Scolari.

A poche decine di metri, la casa di riposo Maria Gasparini, una latro edificio di grande interesse per il paese. Di fronte, l'oratorio di Sant'Anna e Villa Ghedini, caratteristica dimora padronale della settecento, con annesse dipendenze, parco, barchesse e ampia "giazara" oltre all'Oratorio dedicato a Sant'Anna costruito proprio in quegli anni. Al suo interno, oltre ad un affresco nel soffitto ed una preziosa pala d'altare, un reliquiario con oltre 500 reliquie e un altare privilegiato. L'intero complesso è stato donato dalla famiglia Ghedini nel 1985, all'amminsitrazione comunale che ne sta facendo centro culturale e sociale per l'intero paese.

La visita prosegue poi verso "fondo Villa" dove le vie strette ed allineate danno all'intero paese un complesso unico nel suo genere. La valle racchiude ancora oggi molte testimonianze dei resti delle antiche civiltà mentre nelle ex scuole elementari di San Zeno in Valle, ha trovato sistemazione una mostra della civiltà contadina. Nella frazione di Spinimbecco è interessante visitare la Chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, costruita tra il 1815 e il 1836; di fronte il campanile della vecchia parrocchiale. A poca distanza è da ricordare la Pila, importante opificio costruito nel 1733 sullo scolo Cagliara, al centro di un complesso di costruzioni utilizzate di utilizzate in parte come abitazioni e in parte come magazzini per la raccolta e la lavorazione del riso, Nell'altra frazione di Carpi, un tempo anche sede municipale, si può visitare la parrocchiale, dedicata a Santa Margherita e costruita tra il 1856 e il 1864 in stile neoclassico. A disegnarla, l'architetto Benedetto Ferrari di Legnago il quale ideò una singolare facciata con due torrette laterali. Di fianco svetta il campanile voluto dal parroco Don Quirino Maestrello ed eretto circa cinquant'anni dopo la parrocchiale.

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