Eretta sui resti di un fortilizio, posto a guardia di un guado nei pressi dell’Adige, del quale rimane solo il torrione, fu presidio del feudo assegnato nel 1392 da Gian Galeazzo Visconti, al suo valoroso capitano d'armi Niccolò Terzi il Vecchio, allora Podestà di Verona, e reggente il Consiglio Visconteo. Il feudo passò poi in eredità al suo primogenito, il condottiero Ottobuono de' Terzi. Dopo l'assassinio di quest'ultimo da parte degli Estensi, nel maggio 1409, divenne rifugio, nei primi giorni del 1410, della sua vedova, Francesca da Fogliano, fuggita dal Parmense e accolta con i giovanissimi figli, sotto la protezione della Repubblica di Venezia. Francesca, che era figlia di Carlo da Fogliano e di Isotta Visconti, nipote quindi di Barnabò, a Villa Bartolomea conobbe, e poi sposò in seconde nozze, il 30 dicembre 1417, il conte Ludovico di San Bonifacio i cui discendenti mantennero definitivamente l'eredità della rocca.
Nel 1935, ormai in cattive condizioni, venne ristrutturata dal Conte Milone di San Bonifacio.